SOUTH AFRICA

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This collection comes from the artist-in-residence project at the Nirox Foundation in Johannesburg, South Africa. The artistʼs research here is based on the analysis of two pre-revolutionary periods in this country.
The year 1650 precedes the arrival of the Dutch in South Africa in 1652.
The Dutch were mainly livestock breeders and farmers that after years of wars against the Spanish for the control of their own region started to look for new territories to colonize. The works related to this historical period are Dutch prints that the artist reproduces in big scale as pencil drawings.
Uprisings were prominent features of the 1980s, this period preceded the end of the apartheid in 1994. The Apartheid was a system of racial segregation in South Africa enforced through legislation that was developed after World War II. This system allowed the racial separation of white people from black, coloured and Indians.
The artist reinterprets the posters used during the anti-‐ apartheid struggle against the regime.
He states that: ʻThe interest in this specific historical period is the same that led me to do the works on the Arab Springʼ. He explains: ʻBefore a revolution, before the time when something changes, the people have a unique idea of freedom, freedom against the tyrant, and this idea is very strong in their mind. But then when they get what they wanted, that large initial energy, potential energy, needs to be channeled and transformed to build a new society, but it is much more complicated and they often begin fighting amongst each other. Therefore it is very interesting for me to analyze the moment preceding the changeʼ.

La serie è il risultato del progetto di residenza in Sudafrica, presso la Nirox Foundation a Johannesburg. La ricerca dellʼartista si basa sullʼanalisi di due diversi momenti pre-rivoluzionari della storia di questo paese. Il 1650 è il periodo che precede Uno è rappresentato dagli anni appena precedenti lʼarrivo degli Olandesi in Sudafrica nel 1652: si trattava principalmente di allevatori e coltivatori che, dopo anni di guerra contro gli Spagnoli per il possesso dei loro territori dove?, iniziarono a spostarsi alla scoperta di nuove terre da colonizzare. Le opere che riguardano questo momento sono stampe olandesi che lʼartista ridisegna a matita su larga scala.
Gli anni ottanta del Novecento sono invece caratterizzati dalle numerose rivolte che precedono la fine dellʼapartheid, nel 1994, ovvero la politica di separazione razziale, fra bianchi da una parte
e neri, meticci e indiani dallʼaltra, istituita dal governo sudafricano nel secondo dopoguerra. Qui Ruffo riprende i manifesti di protesta utilizzati come vere e proprie armi contro il regime. “Lʼinteresse per questi due momenti storici”, dice lʼartista, “è lo stesso interesse che mi ha portato a realizzare i lavori sulla Primavera araba. Prima di una rivoluzione, prima del tempo in cui cambia qualcosa, le persone hanno unʼidea unica di libertà, libertà contro il tiranno, e questa idea di libertà è molto forte nella loro mente. Quando poi hanno ottenuto ciò che volevano, questa grande energia iniziale, energia potenziale, occorre trasformarla in libertà di costruire una nuova società (energia cinetica), ma questo è molto più complicato, e iniziano a combattere fra loro. Quindi analizzare il momento precedente al cambiamento è per me veramente interessante”.