The shape of peace is an artwork by Pietro Ruffo created as part of the Luci D’artista per la Pace project, promoted by the Department of Culture and the Cultural Activities Department of Roma Capitale, under the care of the Capitoline Superintendence for Cultural Heritage and the organization of Zètema Progetto Cultura, which symbolically turns the spotlight on contemporary issues and peaceful coexistence.
Pietro Ruffo projects a videomapping on the facade of one of the most famous Baroque architectures in Rome, built between 1727 and 1728 by Filippo Raguzzini on commission of the Jesuit Fathers. This building, now the headquarters of the Carabinieri General Command Cultural Heritage Unit, becomes the canvas for a work that interweaves past and future. In the video projection, artist-made drawings of young people expressing their desire for peace come to life, interacting with the building’s architectural elements and immersing themselves in a universe of constellations. This symbolic fusion not only evokes the desire for harmony and serenity, but also makes an allusion to the peace missions carried out by the Carabinieri around the world. In addition, the work offers the audience verses by the poet Lao Tsé (6th-5th centuries B.C.), which enrich the installation with a message of wisdom and reflection, linking ancient Eastern philosophies with the contemporary nature of the projected images.
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The shape of peace è un'opera di Pietro Ruffo realizzata nel quadro del progetto Luci D'artista per la Pace, promosso dall’Assessorato alla Cultura e dal Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale, con la cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, che accende simbolicamente l'attenzione sui temi della contemporaneità e sulla convivenza pacifica.
Pietro Ruffo proietta un videomapping sulla facciata di una delle più celebri architetture barocche di Roma, realizzata tra il 1727 e il 1728 da Filippo Raguzzini su commissione dei Padri Gesuiti. Questo edificio, oggi sede del Comando Generale Nucleo Carabinieri Patrimonio Culturale, diventa la tela per un'opera che intreccia passato e futuro. Nella videoproiezione, disegni realizzati dall'artista di giovani che esprimono il loro desiderio di pace prendono vita, interagendo con gli elementi architettonici dell’edificio e immergendosi in un universo di costellazioni. Questa fusione simbolica non solo evoca il desiderio di armonia e serenità, ma fa anche un'allusione alle missioni di pace svolte dai Carabinieri nel mondo. Inoltre, l’opera offre al pubblico i versi del poeta Lao Tsé (VI-V sec. a.C.), che arricchiscono l'installazione con un messaggio di saggezza e riflessione, collegando antiche filosofie orientali con la contemporaneità delle immagini proiettate.